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Aria inquinata e relative patologie |
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INFORMAZIONI SULLA QUALITA' DELL'ARIA A NAPOLI & CONSEGUENTI PATOLOGIE DA INQUINAMENTO | |
Con il Patrocinio della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
- Sezione di Napoli Con la collaborazione del Centro Antiveleni e di Emergenza Tossicogica Regionale "A. Cardarelli" |
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E' opinione ormai comune che uno degli indicatori più accreditati per
promuovere un paese ad uno stato di modernità e di benessere sia la particolare
attenzione del governo e delle istituzioni al problema dell'inquinamento atmosferico ed
acustico. La tutela delle fasce più deboli della popolazione, il benessere della stessa e
di conseguenza una migliore qualità della vita sono oggetto di attenzione da parte di
sociologi, biologi e studiosi di tutto il mondo. Pur tuttavia nonostante le belle
dichiarazioni e gli impegni sottoscritti, poco si fa ancora nelle nostre città per
risolvere il problema dell'inquinamento atmosferico e per ridurre, quindi, i danni
provocati dal benzopirene, dagli idrocarburi policiclici aromatici, dal monossido
di carbonio, dal biossido di azoto, dalle polveri, dal piombo tetraetile e
dall'anidride solforosa immessi nell'atmosfera dai gas di scappamento dei motori a benzina
e diesel, dalle centrali termoelettriche e dall'industria, includendo, adesso, anche i
campi elettromagnetici indotti dai cavi ad alta tensione e dalle antenne dei ripetitori
per la telefonia mobile. E' d'altra parte innegabile che tutti noi combattiamo ogni giorno contro i vari
raffreddori cronici, mal di gola,otiti, tossi e tonsilliti, catarri, bronchiti e
bronchioliti dei nostri figli, senza contare angosciosissimi stati di asma bronchiale
allergica e non, che oltre alla povera vittima, riescono a spossare l'intera famiglia per
il profondo senso di impotenza che questa patologia comporta ... Dobbiamo quindi sempre augurarci vento e pioggia...che ripuliscano l'aria". Infatti dai polmoni le sostanze tossiche passano nel sangue per poi
raggiungere gli organi, come accade per esempio per il monossido di carbonio
o per il benzene. Il primo, gas inodore,
incolore e insapore si lega all'emoglobina nel sangue e riduce l'apporto di ossigeno ai
tessuti e ai polmoni provocando sintomi di avvelenamento sino alla morte per asfissia e un
aumento del rischio di ischemia cardiaca. (Ricordate i decessi di bambini avvenuti nei
tunnel in presenza di altissimo traffico autoveicolare?) Nelle donne in stato di
gravidanza tale carenza di ossigeno può provocare danni permanenti alla placenta con
ripercussioni anche sul feto. Il benzene,
causato per il 91% dal traffico autoveicolare, è una sostanza chimica altamente
cancerogena. Ha l'odore dolciastro della trielina,ed è facile sentirlo se c'è molto
traffico o vicino ad un distributore. Aggiunto alle Benzine Verdi (o
ecologiche) come antidetonante, causa la leucemia e modifiche al codice genetico. La
tossicità cronica causata dall'inquinamento ambientale (smog autoveicolare) si può
manifestare attraverso modificazioni del midollo osseo. Quindi leucemia e anemia: i
sintomi aspecifici sono la cefalea (mal di testa), inappetenza, vertigini, astenia, nausea,
difficoltà respiratorie, specie sotto sforzo, pallore, tachicardia, emorragie gengivali,
metrorragie, etc. Altre pericolose sostanze inquinanti emesse dagli autoveicoli
Insomma, per dirla brevemente, la situazione è grave. Per quanto riguarda la città di Napoli, dove il nostro Comitato ha sede, dall'analisi dei dati risulta che esistono delle aree urbane ad alto rischio quali ad esempio quelle di Piazza Garibaldi, del Museo Nazionale, del Vomero, Fuorigrotta ed altre dove esiste un'elevata intensità di traffico autoveicolare. Da un'analisi dei dati di mortalità nel quinquennio 1986/90 effettuato dal Servizio Ecologia della USL 46 di Napoli si evidenzia l'alta mortalità per tumore al polmone e per patologie respiratorie come la bronchite cronica e l'asma rispetto ai tassi di mortalità nazionali. La mortalità per tumore al polmone presentava un eccesso di morti del 10% e del 22% rispettivamente per sesso maschile e femminile. Per le bronchiti croniche e l'asma si registrava, rispetto al dato nazionale, un eccesso di morti del 228% nei maschi e del 150% nel sesso femminile. Inoltre, un' analisi sulle concentrazioni di benzene da noi condotta a tappeto su 23 siti cittadini in collaborazione con l'Istituto Tumori di Genova, Dipartimento di Chimica ambientale, ha evidenziato, a tutt'oggi, una situazione gravissima di ben oltre i 10 microgrammi al metrocubo, limite massimo imposto dalla legge. Sottolineiamo ancora, come non si possa più parlare di "Napoli, Città dei bambini" nel momento in cui non si tiene conto del loro benessere fisico: in una classe di 20 bambini, in media 10 soffrono di asma bronchiale. |
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Per informazioni e adesioni scrivi a: titti.tidone@mammeantismog.org
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